KONBINI MARKET
Cosa sono e cosa vendono?
Chi di voi è già stato in Giappone conoscerà sicuramente i Konbini market.
Altro non sono che minimarket aperti h24 in cui è possibile comprare di tutto: dal cibo alle bevande, al materiale per la casa, alla profumeria, ai giornali e manga, ai generi di prima necessità, alle carte telefoniche... Insomma, quasi tutto.
La prima volta che si entra in un konbini, la differenza che si nota rispetto ai nostri supermercati o minimarket è la luminosità e gli sgargianti colori del negozio. Come ad attirare l'attenzione del cliente; le bottiglie di té che sembrano urlare "Comprami!!! Comprami!!" o le mille lattine di caffè freddo che invece vogliono gridarti "Lascia perdere quei succhi di foglie secche!! Bevi me che sono un tipo tosto (o tostato...)!".
Altro non sono che minimarket aperti h24 in cui è possibile comprare di tutto: dal cibo alle bevande, al materiale per la casa, alla profumeria, ai giornali e manga, ai generi di prima necessità, alle carte telefoniche... Insomma, quasi tutto.
La prima volta che si entra in un konbini, la differenza che si nota rispetto ai nostri supermercati o minimarket è la luminosità e gli sgargianti colori del negozio. Come ad attirare l'attenzione del cliente; le bottiglie di té che sembrano urlare "Comprami!!! Comprami!!" o le mille lattine di caffè freddo che invece vogliono gridarti "Lascia perdere quei succhi di foglie secche!! Bevi me che sono un tipo tosto (o tostato...)!".
Prima di avervi messo piede non potevo nemmeno immaginare quanti tipi diversi di té potessero esistere! C'è davvero l'imbarazzo della scelta. Ricordo che in una delle mie prime esperienze in Giappone risposi con un "quello che vuoi, è uguale!" alla domanda quale té preferissi bere.
Apriti cielo! Insulti e malefici su di me!!!
NON È UGUALE!!! IL TÉ È SACRO!!!
Ai tempi ero un giovincello ignorantello che non aveva ancora imparato a riconoscere le varie tonalità e gusti dei centinaia di té in commercio.
Come se in Italia ti chiedessero se vuoi bere un Tavernello o un Brunello di Montalcino e tu rispondessi: è uguale!
Sbam! Marchiato a vita ed esiliato per sempre in Russia a bere vodka, così fai un po' di non-cultura ed educazione siberiana.
Per non parlare delle decine e decine di vari tipi di caffè, gli infusi, le birre ed i classici drinks da distributore automatico con gusti extraterrestri. C'è persino una bevanda al ciliegio.
No, non alle ciliegie (i frutti), proprio all'albero di ciliegio ed ai suoi fiori.
Se volete sapere di cosa sa, bhè... sa davvero di fiori! A me non fa impazzire l'idea di bere acqua rosa al gusto "fiori" ma sapete bene che in Giappone il ciliegio è sacro e guai a chi si permette di offenderlo; ergo lungi da me dire qualcosa di male su tale bevanda.
Insomma c'è davvero l'imbarazzo della scelta.
Veniamo poi al muro-frigo in cui sono esposte decine e decine di diverse cibarie: dagli onigiri, al sushi, ai bento (pasto preconfezionato composto generalmente da riso e carne o pesce, con vari contorni) ed a vari tipi di spiedini di ogni genere.
Muro frigo |
Qui (nel muro frigo) vengono esposti solo i cibi a breve scadenza, che devono essere consumati entro la giornata.
In Giappone questo tipo di mercato è molto proficuo e, dato che la maggior parte delle persone non ha tempo per prepararsi un pranzo a casa (il lavoratore medio esce di casa la mattina per rincasare la sera), questi generi alimentari vengono stra-venduti ogni giorno.
Alcuni preferiscono pranzare in ristoranti o tavole calde ma la maggior parte si adatta con pranzi di questo tipo, che sono più veloci e sicuramente più economici.
Da qui la necessità da parte dei konbini di avere quotidianamente del cibo preconfezionato fresco.
Alcuni preferiscono pranzare in ristoranti o tavole calde ma la maggior parte si adatta con pranzi di questo tipo, che sono più veloci e sicuramente più economici.
Da qui la necessità da parte dei konbini di avere quotidianamente del cibo preconfezionato fresco.
Vari tipi di onigiri |
Diversi bento. In alto anche una selezione di sushi |
Di fronte al muro-frigo, in genere, ci sono tutti quei generi alimentari a lunga conservazione: patatine (i giappi ne sono ghiottissimi), snack di vario genere, ramen e udon istantanei ed altre zozzerie che loro chiamano junk food, come negli States.
Immancabile poi lo scaffale gomme e caramelle che manco a Candyland...
Il tripudio degli zuccheri e del diabete!
Andateci piano con gli zuccheri che si cariano i denti! E si sa, i giappi a salute dei denti non sono messi benissimo.
A sx cioccolato e vari snack dolci. A dx patatine di tutti i tipi |
Cibi precotti e bevande a lunga conservazione |
Un'altra particolarità è lo scaffale con i generi per la toletta. Rasoi, assorbenti, saponi ecc...
Qui troverete anche i profilattici ma fate attenzione se doveste mai comprarne; ne esistono di vari tipi e per, gli stranieri, la versione che loro chiamano L (che da noi è un classico condom) o se siete particolarmente fortunati, la XL.
È infatti risaputo che le dimensioni in Asia siano diverse, ed un normale profilattico giapponese potrebbe non calzarvi alla perfezione. Ora... Non è che siano tutti minidotati (alcuni sì) ma diciamo che un condom normale non vi arriverebbe alla base. Per non parlare del senso di costrizione ed "asfissia" che può provocare.
Provare per credere.
Provare per credere.
Varie misure di profilattico. La F sta per Funghetto |
Altra peculiarità di quasi tutti i konbini è l'ATM (il bancomat) all'interno del negozio, in genere vicino al telefono pubblico, e la sezione quotidiani, fumetti e riviste in prossimità della vetrina, dove molti giovani passano ore nello sfogliare e risfogliare le loro riviste preferite (soprattutto Shonen Jump o Shonen Magazine) ma anche qualche fumetto hentai. Sporcaccioni!
Vi è poi quella che chiamo la zona "fornetto" alla cassa.
Di cosa di tratta?
Di alcune teche in cui sono esposti cibi caldi come hot dog, degli gnocchi con ripieni, spiedini di wurstell (che però loro chiamano sausage, salsiccia), yakitori (spiedini di pollo); ed anche di vari forni a microonde in cui poter riscaldare il cibo in caso il cliente lo preferisse caldo.
Di cosa di tratta?
Di alcune teche in cui sono esposti cibi caldi come hot dog, degli gnocchi con ripieni, spiedini di wurstell (che però loro chiamano sausage, salsiccia), yakitori (spiedini di pollo); ed anche di vari forni a microonde in cui poter riscaldare il cibo in caso il cliente lo preferisse caldo.
I dipendenti sono sempre molto cordiali (come d'altronde ovunque in Giappone) ed è possibile pagare sia in contanti, sia con le carte di credito e sia con la tessera metro. Avete capito bene.
Un giorno scriverò un articolo anche su questo.
Entrare in un konbini è un'esperienza che chiunque abbia visitato il Giappone ricorderà per sempre. Benché lontana dai luoghi di cultura, di storia e di tradizione, è un tuffo nei loro usi e costumi, una full immersion nella loro vita quotidiana e una scoperta immancabile nel mondo nipponico.
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