LE DIFFERENZA TRA GIAPPONE ED ITALIA VOL. 3
Dopo anni di viaggi ed esperienze in Giappone vorrei elencarvi gli aspetti che più mi hanno colpito, sottolineando le differenze tra le nostre culture e società.
Per la rubrica GIAPPONE ED ITALIA A CONFRONTO, oggi affronteremo un argomento caro a tutti i nippofili: mezzi di trasporto e viabilità.
LE STRADE
Le strade giapponesi sono molto diverse dalle nostre. Innanzitutto si guida a sinistra (in questo vecchio articolo vi spiego il perchè), l'asfalto viene rinnovato ogni paio d'anni, è quasi impossibile trovare sporcizia o rifiuti lungo le strade ma soprattutto non esistono le buche per strade.
Avete presenti quei crateri sull'asfalto tanto comuni in tutte le città italiane? Quelli dove se ci cadi dentro entri in un tunnel spazio-temporale che potrebbe spedirti ovunque, dalla Cina alla Cartagine delle guerre Puniche?
Ecco, in Giappone non esistono. In caso di lavori stradali, si toglie un area quadrata di asfalto che poi viene riposizionata con appositi macchinari in modo da non lasciare dislivelli o creare avvallamenti. Tutto perfetto!
Se l'asfalto si usura, si consuma o si deforma, viene prontamente sostituito. Semplice no?
I LAVORI STRADALI
Inutile dirvelo: i lavori stradali in Giappone sono rapidi, precisi e soprattutto funzionali!
L'efficienza nipponica si esprime al meglio anche in casi di emergenza. Ricorderete quasi tutti la voragine apertasi in un incrocio nella città di Fukuoka l'8 novemebre scorso: 27 metri di larghezza, 30 di lunghezza e 15 di profondità. La strada fu riparata in soli 2 giorni e fu riaperta al traffico dopo una sola settimana di lavori e sopralluoghi. In Italia, dopo un mese saremmo ancora alla fase "pensionati che ammirano il buco per vedere quanto è profondo".
Altra peculiarità dei lavori giapponesi è l'omino che lampeggia. Ogni (e dico ogni!) cantiere stradale che si rispetti ha il suo omino armato di luce che indica agli automobilisti di fare attenzione al cantiere stradale. Questo poraccio sta tutto il giorno (ed anche la notte) in piedi ad agitare la lampadina che ha in mano, senza mai fermarsi, anche se non passa anima viva. Mettere un lampeggiante no, non sarebbe la stessa cosa.
IL SEMAFORO
Il problema non sussisterebbe se il semaforo giapponese avesse davvero il blu al posto del verde ma così non è: il semaforo ha gli stessi colori che ha in Italia ed i giapponesi non sono tutti daltonici. In un mio precedente articolo vi spiego il perché di questa strana usanza; se foste interessati, potete trovarlo qui.
La cosa rende comunque le discussioni con i miei amici giapponesi, sempre animatissime perché per loro si passa col blu, ed il colore del semaforo, è blu!!! Chiaro?
LIMITI DI VELOCITÀ
In autostrada il limite è di 80 km/h (in alcune massimo 100). Sì, avete capito bene; io, a piedi, quando ho urgenza di trovare un bagno, vado più veloce! Mi vedono sfrecciare almeno sugli 85-90 km/h. Anche sulle scale. Ovviamente dipende da che ti po di urgenza.
In città poi, i limiti si riducono ai 20-30 km/h.
Ok... va bene che la sicurezza prima di tutto; ma qui si esagera! La guida in Giappone è realmente soporifera. provare per credere.
AUTOMOBILI GIAPPONESI
Inoltre, specialmente negli ultimi 10-15 anni,la maggioranza delle automobili in circolazione sono ibride. La Honda, la Toyota, la Suzuki, la Nissan, ecc. hanno puntato forte sul settore "elettrico ed ibrido" con risultati commerciali importanti. I consumi sono stati ridotti, le macchine sono silenziosissime (ti accorgi del fatto che ti stanno investendo solo quando hai lo pneumatico sopra) e l'inquinamento ambientale è ovviamente meno impattante.
Il problema di fondo rimangono le cubo-schifo-car. Una tragedia. Inguardabili!
Ma chi diamine le ha concepite? Aveva litigato con la moglie quel giorno?
MEZZI DI TRASPORTO
La tabella orari degli autobus, affissa ad ogni pensilina, è rispettata al minuto. Raramente ho preso un autobus che avesse ritardo. Al massimo un minuto.
Per non parlare dei treni giapponesi. Spaccano il secondo! Persino in metro.
Lo shinkansen (il treno iperveloce) ha un ritardo medio annuale di 18 secondi. Eh! Giappone! Non ci siamo proprio, bisogna migliorare!
Inoltre se per qualche rara casualità il treno fosse in ritardo (si parla sempre di qualche minuto), la compagnia comincerà a scusarsi con i viaggiatori talmente tante volte da farvi quasi incazzare per la cosa; ed inoltre, se il ritardo dovesse essere maggiore di 10 minuti, avrete diritto ad una cartellino di scuse della compagnia di trasporti, da presentare al lavoro per giustificare il vostro ritardo.
Trovate le differenze con l'Italia.
I vagoni sono spesso personalizzati con figure di anime o altro e resi molto "giapponesi"; non personalizzano solo i treni ma un po' tutto (aerei, bus, taxi, ecc).
Una cosa però che ho trovato parecchio sconvolgente è stata il vagone riservato alle sole donne.
In Giappone il fenomeno della "mano morta" è parecchio diffuso, soprattutto nei vagoni dei treni quando, a causa dell'affollamento negli orari di punta, ci si ritrova stipati come sardine.
I giappi hanno ben pensato di risolvere il problema "mano morta" creando dei vagoni esclusivi per le donne... educare gli uomini era impossibile?
Vi starete chiedendo: ma perché la donna non si ribella ad un gesto così vile?
Molte volte l'estrema timidezza delle ragazze ed una cultura in cui l'urlare o il solo controbattere e attaccare un uomo non è ben visto, riduce le ragazze al silenzio ed alla sopportazione.
Luci ed ombre di una cultura che dovete imparare a conoscere e ad accettare.
In Giappone esiste una figura magica e leggendaria: il butta dentro.
Questi addetti alle metropolitane ed ai treni spingono le persone dentro ai vagoni anche quando la capienza è oramai stra-colmata.
La prima volta che vidi una cosa del genere rimasi scioccato: ci sono delle stazioni in cui questa figura professionale è indispensabile, visto l'alto numero di viaggiatori che giornalmente vi transita.
Sentirsi ammucchiati stile mandria in un recinto piccolissimo e chiuso è un'esperienza che non vorrei mai provare; alla quale però devi abituarti, se vivi e lavori in Giappone.
Sii il tonno! Ed il treno la tua latta...
Inoltre se per qualche rara casualità il treno fosse in ritardo (si parla sempre di qualche minuto), la compagnia comincerà a scusarsi con i viaggiatori talmente tante volte da farvi quasi incazzare per la cosa; ed inoltre, se il ritardo dovesse essere maggiore di 10 minuti, avrete diritto ad una cartellino di scuse della compagnia di trasporti, da presentare al lavoro per giustificare il vostro ritardo.
Trovate le differenze con l'Italia.
VAGONI DELLA METRO
Una cosa però che ho trovato parecchio sconvolgente è stata il vagone riservato alle sole donne.
In Giappone il fenomeno della "mano morta" è parecchio diffuso, soprattutto nei vagoni dei treni quando, a causa dell'affollamento negli orari di punta, ci si ritrova stipati come sardine.
I giappi hanno ben pensato di risolvere il problema "mano morta" creando dei vagoni esclusivi per le donne... educare gli uomini era impossibile?
Vi starete chiedendo: ma perché la donna non si ribella ad un gesto così vile?
Molte volte l'estrema timidezza delle ragazze ed una cultura in cui l'urlare o il solo controbattere e attaccare un uomo non è ben visto, riduce le ragazze al silenzio ed alla sopportazione.
Luci ed ombre di una cultura che dovete imparare a conoscere e ad accettare.
BUTTA DENTRO
Questi addetti alle metropolitane ed ai treni spingono le persone dentro ai vagoni anche quando la capienza è oramai stra-colmata.
La prima volta che vidi una cosa del genere rimasi scioccato: ci sono delle stazioni in cui questa figura professionale è indispensabile, visto l'alto numero di viaggiatori che giornalmente vi transita.
Sentirsi ammucchiati stile mandria in un recinto piccolissimo e chiuso è un'esperienza che non vorrei mai provare; alla quale però devi abituarti, se vivi e lavori in Giappone.
Sii il tonno! Ed il treno la tua latta...
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